Visitare la città


Venire al Music in Village è anche l’occasione perfetta per conoscere la nostra città, Pordenone!
Potete passeggiare per il centro storico ammirando i palazzi storici e le chiese, stare in mezzo alla natura nei diversi parchi, oppure concedervi una visita a una o più mostre o musei.

IL CENTRO E I PALAZZI

Appena arrivati in città per il festival, concedetevi una passeggiatina attraverso il centro, costellato di palazzi storici e locali e negozi.

Arrivando da Parco IV Novembre, proseguite verso Corso Vittorio Emanuele II, attraversate tutta la Contrada Maggiore e capirete perchè anche Pordenone viene definita Urbs Picta: numerosi infatti sono i palazzi affrescati, che raccontano la storia delle nobili famiglie che li abitavano.

Procedendo lungo il corso potete ammirare dall’esterno le meravigliose facciate dei palazzi, di seguito alcuni dei più importanti:

Palazzo del Municipio

Denominato originariamente lozza, sorse probabilmente alla fine del XIII secolo (il 1291 è l’anno supposto), nella parte più antica ed elevata dell’abitato, in stretta relazione col Duomo e col porto fluviale sul Noncello. La struttura originaria, interamente in cotto, con pianta trapezoidale, si componeva di una Loggia inferiore, aperta su tre lati con tre archi a sesto acuto sulla facciata e due ai fianchi, e di una sala a livello superiore. La Loggia era adibita all’amministrazione della giustizia e alle riunioni ufficiali.

Palazzo Montereale Mantica

ospita la Camera di Commercio ed è uno dei palazzi più belli della Contrada Maggiore

Palazzo Varmo-Pomo o Casa dei Capitani

è un esempio di casa medievale, con le pareti esterne arricchite da decorazioni a motivi geometrici policromi, simili ad una tappezzeria, su cui spiccano tre grandi stemmi a forma di scudo, l’ultimo dei quali appartiene ai nobili di San Daniele di Varmo.

Palazzo Tinti

realizzato uno spazio piccolo e sviluppato in altezza, è una testimonianza di architettonica barocca in Pordenone, con un grande portico e la facciata divisa in tre parti, usanza tipica del Rinascimento veneziano.

Casa Corinaldesi

edificio costituito da due corpi: una tipica costruzione gotica trecentesca, forse in stile romanico, inglobata nella successiva struttura del ‘600. Sulla facciata c’è lo stemma con i colori della casa dominante. E’ uno dei rari edifici che ancora riportano l’antica numerazione alla veneziana o per parrocchia, nel sottoportico di sinistra si legge il numero 405.

Palazzo De Rubeis

edificio completamente affrescato con decori che simulano una tappezzeria a motivi geometrici. Sulle arcatelle pensili, fra le colonne, è raffigurato un bestiario di animali fantastici alternati a effigi umane.

Casa Simoni

struttura trecentesca a due piani con finestrelle gotiche, monofore dagli archi trilobati e affreschi: lo stemma di Pordenone, che suggerisce la proprietà demaniale del palazzo, decorazioni a finti mattoni e due fasce a fiori e frutta.

Palazzo Baschiera

 un edificio in stile liberty che viene attribuito all’architetto Augusto Mior.

Arrivati alla fine di Corso Vittorio Emanuele potete fare una sosta in Piazza XX Settembre, dove si trova anche:

la Casa Del Mutilato

un monumento fatto costruire su iniziativa dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra negli anni Trenta. Vicino al Monumento ai Caduti, riporta sulla facciata una citazione in latino tratta dal V libro dell’Eneide di Virgilio: «Andiamo là dove il destino sospinge e respinge, qualsiasi cosa accada ogni ventura va superata».

il Teatro Verdi

 inaugurato nel maggio 2005, è un edificio dalla bellezza contemporanea che si esprime attraverso forme morbide e dinamiche.

Potete poi proseguire verso Corso Garibaldi, l’altra principale via del centro storico, costeggiata anch’essa da palazzi storici, tra cui spiccano:

Palazzo Badini

di proprietà del Comune, ha un ampio salone affrescato ed è sede della Mediateca Cinemazero, della Fondazione Pordenonelegge e dell’Ufficio Turistico di Promoturismo FVG.

Palazzo Loredan – Porcia

 dall’impostazione veneziana con facciate austere senza apparati pittorici decorativi. Il palazzo, ora appartenente ai Conti di Porcia, risale al cinquecento, ma è stato trasformato in residenza nobiliare all’inizio del settecento.

Palazzo de’ Spelladi – Porcia

ha un’iscrizione sulla facciata fatta apporre dai nobili Spelladi, che ricorda che nel 1852 Francesco Giuseppe I Imperatore d’Austria fu loro ospite nel palazzo.

Palazzo Dolfin – Porcia

 che nel lunotto in ferro battuto sopra l’ingresso, riporta il pesce-simbolo della famiglia patrizia Delfino (in veneto Dolfin).

Palazzo Pera – Marchi

che nel tempo ha inglobato una serie di edifici preesistenti a partire dalla fine del ‘400, ha una facciata con delle decorazioni a fresco, alcune di finti mattoni, e una lapide che ricorda che nel 1825 l’imperatore Francesco I d’Austria, la consorte e il viceré furono ospiti dell’ex podestà Luigi Pera. Oggi è sede della Provincia di Pordenone.

Palazzo Sbrojavacca

con antichi affreschi attribuiti a Gianfrancesco da Tolmezzo che raffigurano cornici e decori floreali, volti e vestiture.

Casa Marone – Da Ros

la cui facciata è decorata con bassorilievi in stucco e calce a motivi geometrici, fregi vegetali e figure tipiche della tradizione artistica sviluppata da Giovanni da Udine, che viene considerato l’inventore delle decorazioni a grottesca.

Tornando in direzione di Corso Vittorio Emanuele, nella vicina Piazza della Motta si possono ammirare altri palazzi come:

Palazzo del Monte dei Pegni

un edificio del settecento che oggi ospita la Biblioteca Civica.

Palazzo Galvani – Amman

risalente al diciottesimo secolo che, al pian terreno, ospita dei dipinti ottocenteschi di paesaggi pordenonesi.

Palazzo Amalteo

oggi sede del Museo di Civico di Storia Naturale “Silvia Zenari”.

Palazzo Prata – Ferro

del sedicesimo secolo, di fronte a Palazzo Amalteo.

Palazzo Mantica Tomadini

con interessanti decorazioni pittoriche e un balconcino in pietra attribuito al Pilacore, completato a piccole sculture.

L’Ex Convento di San Francesco

che conserva delle preziose testimonianze artistiche. Da quando è stato soppresso come chiesa e convento, i suoi spazi sono stati utilizzati per diverse attività. Attualmente al suo interno vengono organizzati convegni, concerti e spettacoli, valorizzati grazie alla suggestione creata dall’ambiente del chiostro e dall’ottima acustica della chiesa.

Uscendo leggermente dal centro, lungo Viale Dante si trova:

Villa Galvani

con il suo meraviglioso giardino “all’inglese” che conserva molte specie arboree tra cui lecci, cedri dell’Atlante e magnolie. Parco Galvani inoltre custodisce al suo interno il Museo Itinerario della Rosa Antica che si snoda attorno ad un laghetto. E per gli appassionati, sapete che questa villa ospita il Paff, il museo del fumetto, con anche esposizioni temporanee, unico nel suo genere in Italia.

Altri palazzi degni di nota sono:

Palazzo Popaite – Torriani Policreti

 formato da due parti, quella a destra, del ‘700, sulla cui facciata c’è un affresco con gli stemmi di due casate, le lune crescenti dei Popaite e la torre “parlante” dei Torriani, e quella di sinistra, del ‘300, con affreschi a finti mattoni, due stemmi e che conserva le tracce delle finestre originarie.

Palazzo Cortona – Ovio – Floreano

la cui facciata è decorata da affreschi illusionistici e motivi fitomorfi. Nel portico sono conservati tre capitelli lapidei scolpiti con cimieri e fiori, mentre il pilastro a destra presenta un affresco con testina di putto.

Palazzo Bisol

ha una facciata che nel ‘700 fu trattata a marmorino, ma che nascondeva decorazioni ad affresco sottostanti risalenti al ‘400. Grazie ai restauri sono ben visibili alcuni emblemi del Regno d’Ungheria, all’Austria e dei signori di Gorizia. Sulla facciata sono presenti molti stemmi, di difficile spiegazione.

Palazzo Ragagnin – Falcomer

ha una facciata con decorazioni a fresco risalenti a diverse epoche, come ad esempio la porzione di uno stemma raffigurante un leone rampante e sotto un arco con decorazioni a finta mattonatura, databile tra il ‘300 e il ‘400 o lo stemma di Casa d’Austria, tra due finestre ad arco a tutto sesto, del XIV–XV secolo.

Palazzo Mantica – Cattaneo

risultante dall’unione di due corpi costruiti fra il ‘300 e il ‘400. Sulla facciata è presente una scena molto deperita di Milone dilaniato dal leone. L’opera potrebbe appartenere ad Antonio Sacchiense, nipote del grande Pordenone. Nel 1797 fu ospitato, per una notte, Napoleone Bonaparte diretto alle battaglie del Friuli.

Palazzo Rorario – Spelladi – Silvestri

la cui struttura originaria risale al primo ‘300. Si susseguirono diversi proprietari del palazzo: nel Rinascimento fu dei nobili Rorario, diplomatici e letterati e nel ‘700 passò agli Spelladi (una delle casate più antiche di Pordenone) che garantivano alloggio agli ospiti ufficiali di Pordenone.

Palazzo Falcomer

composto da due costruzioni: l’edificio più piccolo e di altezza ridotta, è configurato in tre moduli risalenti al ‘300-’400, quello di fianco, alto due piani con mezzanino, segue un elegante schema rinascimentale.

Palazzo Ricchieri

è di costruzione originaria tre-quattrocentesca, dal 1970 sede del Museo Civico d’Arte secondo l’intenzione del conte Lucio Ernesto Ricchieri di Sedrano che alla sua morte lo lasciò alla città per fini culturali.

E’ uno degli edifici più antichi della città: ha subito diverse trasformazioni nei secoli, da casa-torre a dimora nobiliare, che rappresentano la cifra stilistica delle facciate. Uno degli ultimi restauri ha permesso di portare alla luce gli esiti delle mode che lo hanno visto protagonista.

Palazzo Polacco – Barbarich – Scaramuzza

di origine trecentesca, conserva l’aspetto architettonico che gli ha conferito la ristrutturazione del XVI secolo.

La facciata presenta affreschi di fregi a motivi floreali, racemi che coronano la superficie decorata a finta mattonatura, tecnica tipica del Medioevo.

Palazzo Brunetta

sulla cui facciata sono visibili due scudi: uno con i colori della città l’altro forse appartenente ai regnanti d’Ungheria. Grazie ai restauri è ora visibile uno splendido paramento murario vicino alle decorazioni della seconda metà del XV secolo, che ricorda i tessuti araldici da parata.

Palazzo Crescendolo – Milani

appartenuto in origine ai Crescendolo, una delle prime famiglie pordenonesi nobilitate nel 1447 dal duca Alberto d’Asburgo, estinta da secoli, poi acquisito dai Milani, una famiglia di mercanti. I restauri fatto riscoprire la torresella e le decorazioni sulla facciata.

Casa del Pordenone

vicino all’entrata della “piazza di sotto”, è la storica dimora di Giovanni Antonio De Sacchis, detto Il Pordenone, massimo pittore friulano del Rinascimento. Il palazzo è il risultato di varie epoche, dal XIV al XVII secolo, rimaneggiato nel cinquecento.

Palazzo Varaschini – Domenichini

rinascimentale, sulla cui facciata a sinistra è visibile l’antico stemma spaccato dei Domenichini e l’affresco di Ercole che aiuta Atlante a reggere il mondo, opera attribuita al Pordenone, mentre sulla destra è presente una Madonna col Bambino restaurata.

Palazzo Rosittis

medievale, con un ampio portone che riporta la scritta “FRANCiscus-DE-ROSITTIS-METHUNAE-CAPitaneuS-MDLVII”. Gli affreschi risalgono a epoche diverse e sono in più strati sovrapposti, alcuni dei quali databili a fine ‘300 o inizio quattrocento. Quelli più antichi si distinguono per il tono rosso-arancione.

Casa Bernardi

composta da due edifici del primo ‘400 sopraelevati a fine ‘800. Grazie ai restauri sono visibili riquadri e affreschi policromi del ‘300, uno scudo araldico, forse lo stemma civico, e lo stemma fasciato dell’Austria.

Altri luoghi di interesse in città:

Biblioteca Civica di Pordenone – Ex Convento dei Domenicani, costruito alla fine del XVIII secolo fuori dalle mura della città su un’ altura circondata da acque di risorgiva ed edifici ad uso agricolo, abitazioni e dalla cosiddetta “peschiera”, un laghetto artificiale. Nel 2010 fu restaurato e trasformato nella nuova biblioteca multimediale della città.

Ex Fiera o Casa dei Balilla, edificio progettato da Scoccimarro nel 1933 e costruito in un grande spazio aperto per adunate periodiche.

La struttura risente dell’influenza del periodo razionalista, ha due ali laterali analoghe al modello aviatorio. L’edificio fu modificato nel 1962, eliminando dal fronte le colonne littorie e le quattro statue, la Fede, il Coraggio, il Valore e la Fecondità, per essere armonizzato con l’edificio della Fiera Campionaria e nel 1988 per adeguarlo all’uso sportivo e associativo.

Monumento ai Caduti, in Piazzale Ellero, progettato e costruito nel 1925 dall’artista Aurelio Mistruzzi. Il gruppo scultoreo è formato “dall’Italia che accoglie sotto il suo scudo gli eroi che per offrirle la Vittoria si sacrificarono”. Fu inaugurato nel 1929 alla presenza del principe Umberto di Savoia e di Italo Balbo.  

Vicolo delle Mura, stretta via a ridosso di Corso Vittorio Emanuele II dove è possibile osservare un tratto delle antiche mura che circondavano il centro abitato medievale.

Castello di Pordenone, appare nei documenti dal 1276, costruito da Filippo Ulrico di Carinzia, vescovo di Salisburgo, ospitòi capitani asburgici in un primo momento e poi quelli veneziani e nella successiva dominazione austriaca, venne trasformato in carcere, funzione che conserva ancora oggi.

Castello di Torre, sorto nel Medioevo dove si estendeva il complesso della villa romana. Il nucleo più antico della fortificazione è la torre a base quadrata, con possenti mura, costruita forse nella seconda metà del XIII secolo dal Patriarca di Aquileia, che lo diede in gestione ai signori di Prata.

All’inizio degli anni Duemila venne restaurato e dal 2006 è la sede del Museo Archeologico del Friuli Occidentale.

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CHIESE

Pordenone ha anche molte chiese interessanti, appartenenti a epoche e stili architettonici diversi, che conservano affreschi e opere d’arte di diversi artisti.

Duomo di San Marco, la chiesa principale della città, è una costruzione in stile romanico-gotico. Al suo interno conserva dei meravigliosi affreschi e una pala di Giovanni Antonio De’ Sacchis, meglio conosciuto come Il Pordenone. Degni di nota sono anche l’acquasantiera e il fonte battesimale, lavori del Pilacorte.

Chiesa Del Beato Odorico Da Pordenone poco fuori dal centro lungo Viale della Libertà, è un’opera ultimata negli anni Novanta, voluta in memoria di un illustre concittadino. La chiesa è molto singolare dal punto di vista architettonico. Ha un quadriportico anteriore all’edificio e la parte superiore presenta un tronco di cono in corrispondenza dell’altare e dell’assemblea, è chiuso da una vetrata che permette alla luce di irradiare l’ambiente interno.

Chiesa di San Giorgio, il cui primitivo oratorio risale al 1347, poi ampliato nel 1625 e nel 1792 per iniziativa di Don Lorenzo Grigoletti (zio del pittore Michelangelo). Nel 1873 fu conclusa la facciata in stile neoclassico progettata dal pordenonese Giobatta Bassi e venne consacrato. La chiesa al suo interno conserva  numerose opere d’arte, come la grande pala dedicata a San Giorgio del pittore pordenonese Gasparo Narvesa, la pala di Sant’Anna e quella di Santa Lucia di Michelangelo Grigoletti e la pala di Sant’Antonio di Pio Rossi, gli affreschi con le scene dell’Annunciazione e altre raffigurazioni di santi e angeli di Tiburzio Donadon. Durante la Seconda Guerra Mondale, una bomba sfiorò il campanile e sfondò il tetto. Dopo essere stato sistemata, la chiesa fu inaugurata nel Natale del 1975, ma il terremoto del 1976 causò ulteriori danni alla sua struttura.

Chiesa di Santa Maria degli Angeli, detta anche Chiesa del Cristo per il crocifisso del 1400 intagliato e policromo di Giovanni Teutonico, che conserva sull’altare maggiore e che è stato recentemente restaurato. L’edificio risale al XIV secolo e fungeva da cappella al vicino ospizio-ospedale dedicato a Santa Maria degli Angeli. Conserva numerosi affreschi trecenteschi di maestranze diverse e altri degli inizi del ‘500. Il portale d’ingresso, scolpito in pietra d’Istria, fu opera del Pilacorte nel 1510.

Chiesa della Santissima Trinità, chiesa che nasce legata all’omonima congregazione dedita alle opere assistenziali, alla redenzione e riscatto dei prigionieri. Fu progettata da Ippolito Marone, sacerdote della congregazione, notaio e architetto, probabilmente sui resti di un preesistente oratorio del ‘400 di cui rimane qualche traccia ad affresco nella zona inferiore sinistra del presbiterio. La decorazione della cappella destra è di Pomponio Amalteo ,mentre quella di sinistra è attribuita a Gerolamo del Zocco.

Chiesa della Madonna delle Grazie, eretta inizialmente nel 1626 sul luogo di un’apparizione della Madonna, che attirò molti fedeli e offerte che resero possibile la costruzione, è stata ricostruita più ampia nel ‘800 e ha uno stile che oscilla tra il neogotico e l’eclettico. 

Chiesa dei Santi Ilario e Taziano a Torre,  edificio ottocentesco che sorge su uno preesistente, documentato del settimo secolo. Fu una delle prime pievi della Diocesi di Concordia e all’interno, l’altare maggiore custodisce una pala del Pordenone.

Chiesa dei SS Ruperto e Leonardo nella zona di Vallenoncello

Chiesa di Sant’Ulderico nella frazione di Villanova

Chiesa del Sacro Cuore 

Chiesa di San Lorenzo

PARCHI

A Pordenone ci sono numerosi parchi in cui poter passeggiare in mezzo al verde:

🌳 Parco Querini

🌳 Parco IV novembre

🌳 Parco del Seminario

🌳 Parco Galvani

🌳 Parco del Castello di Torre

🌳 Parco San Valentino

🌳 Parco San Carlo

🌳 Parco Cimolai

🌳 Parco Martiri delle Foibe – Laghetti di Rorai

🌳 Parco Reghena

🌳 Parco di Largo Cervignano

🌳 Parco John Lennon

🌳 Parcobaleno

🌳 Parco Donadon

🌳 Parco Baden Powell

🌳 Ponte di Adamo ed Eva
Più informazioni sui parchi a Pordenone qui

MUSEI, EVENTI E MOSTRE

In questi giorni potete approfittare per visitare i musei o le mostre in corso a Pordenone:

Museo Civico D’Arte a Palazzo Ricchieri

Il Museo Civico d’Arte è allestito dentro Palazzo Ricchieri, residenza nobiliare con decorazioni a fresco e i soffitti lignei a cassettoni. Dal secondo piano inizia il percorso in cui si possono ammirare le collezioni più antiche di sculture lignee e lapidee, gli affreschi parietali del tardo ‘300, le opere quattrocentesche degli intagliatori tolmezzini (Domenico e Giovanni Mioni), alcune di Giovanni Antonio de Sacchis, detto il  Pordenone e le testimonianze artistiche fino alla fine del ‘500. All primo piano il percorso prosegue con le opere del ‘600 e del ‘700 e alcune opere del pittore pordenonese Michelangelo Grigoletti.

📍 Corso Vittorio Emanuele II, 51

📆 Da giovedì a domenica 

⏰ Dalle 15:00 alle 19:00

🎟️ Intero 3,00 €, ridotto € 1,00 €, gratis con FVG Card

ℹ️ Più informazioni: clicca qui


Paff – International Museum Of Comic Art

La mostra permanente dedicata al fumetto al primo piano di Villa Galvani, è un percorso da vivere in maniera attiva ed esperienziale, suddiviso in venti sezioni ognuna dedicata a un formato specifico, dalle pagine domenicali di fine ‘800 ai formati più popolari che si sono sviluppati negli anni e nelle culture del mondo come il manga, il comic book, la bande dessinée fino al graphic novel. Si possono ammirare tavole originali dei più famosi fumettisti di tutti i tempi, schizzi, fogli di sceneggiatura, pubblicazioni storiche e rare, oggetti, costumi di scena utilizzati in film tratti da fumetti, scenografie e filmati provenienti da tutto il mondo.

Il Museo ospita anche due mostre temporanee: Shaun the Sheep and Friends e Strip Art.

📍 PAFF – International Museum of Comic Art, Viale Dante, 33

📆 Dal martedì alla domenica

⏰ Dalle 10.00 alle 20.00

🎟️ Intero 11,00 €, ridotto 8,00 €, agevolato (portatori di handicap) 4,00€, gratuito con FVG Card

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Museo Itinerario della Rosa Antica

Il roseto di Parco Galvani, percorso museale storico-didattico che si snoda intorno al laghetto, ha come fine quello di estendere l’amore per le rosa e la loro coltivazione, insegnare a riconoscerne le caratteristiche, la storia e i collegamenti botanici. Il parco conserva 185 varietà di rose che appartengono a circa 40 specie diverse.

📍 Parco Galvani, Viale Dante, 33

📆 Sempre aperto

🎟️ Non ha biglietto

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Museo Civico di Storia Naturale Silvia Zenari

Con sede nel cinquecentesco Palazzo Amalteo, conserva collezioni naturalistiche. Ad accogliere i visitatori è una grande ricostruzione di mammut lanoso, che poi continuano il percorso catturati dalla bellezza della natura e la multiformità delle sue espressioni, funzioni, forme e colori. C’è una sezione, priva di barriere per favorire un incontro ravvicinato, dedicata al mondo animale con insetti, uccelli e mammiferi, scheletri candidi, uccelli esotici e farfalle coloratissime e un’altra ai minerali, cristalli e gemme dalle diverse origini e consistenze.

📍 Via della Motta, 16

📆 Giovedì e venerdì 9.00-12.00 e 15.00-19.00, sabato e domenica 13.00-19.00

🎟️ Intero 3,00 €, ridotto 1,00 €, gratuito con FVG Card

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Galleria Harry Bertoia

La sede espositiva di Palazzo Spelladi intitolata a Harry Bertoia (Arieto Bertoia), nato nel 1915 a pochi chilometri da Pordenone, che nel 1930 lasciò la città per trasferirsi in America con il padre e il fratello. É conosciuto per la progettazione della famosa Diamond, una sedia-scultura in tondino di ferro, un classico in tutti i libri di storia del design. La galleria ospita mostre temporanee.

📍 Corso Vittorio Emanuele II, 60

📆 Da giovedì a domenica

⏰ Dalle 15.00 alle 19.00

🎟️ Intero 5,00 €, ridotto 3,00 €, gratuito con FVG Card

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Science Centre Immaginario Scientifico

È un museo della scienza interattivo e sperimentale che si trova all’interno di un suggestivo edificio di archeologia industriale, recuperato e riadattato a museo: le Officine delle Tintorie dell’ex Cotonificio di Torre. Il museo comprende percorsi interattivi coinvolgenti che permettono ai visitatori di tutte le età di entrare in contatto con la scienza da protagonisti. 

📍 Via Vittorio Veneto, 31 (loc. Torre)

📆 Domenica 

⏰ Dalle 10.00 alle 18.00

🎟️ Intero 6,00 €, ridotto 4,00 €, gratuito con FVG Card

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Museo Diocesano di Arte Sacra

Ospita sculture, affreschi, dipinti, disegni, stampe, tessuti ed arredi di ambito religioso, di provenienza locale, risalenti dal VII al XX sec.

É suddiviso in sezioni, secondo un ordinamento per materia e per destinazione, il suo elemento caratterizzante è il sacro nelle diverse forme artistiche nel corso dei secoli. Degne di nota sono le opere di Gianfrancesco da Tolmezzo, del Martini, del Calderari, di Francesco Guardi, di Alvise Casella e di Pomponio Amalteo.

📍 Via Revedole, 1

📆 Martedì, mercoledì, giovedì, sabato 9.00-13.00, venerdì: 16.00-18.30

🎟️ Ingresso gratuito

ℹ️ Più informazioni: clicca qui


Il Museo Archeologico di Pordenone 

É allestito nel castello di Torre e conserva reperti databili al Paleolitico, Neolitico ed età del Bronzo antico, all’età del Ferro e alla Romanizzazione, preziosi materiali archeologici provenienti dalla vicina villa romana di Torre e ceramiche medievali e rinascimentali. Un’area ricorda invece Giuseppe di Ragogna, ultimo proprietario del castello.

📍 Via Vittorio Veneto, 19 (loc. Torre)

📆 Sabato e domenica 

⏰ Dalle 15.00 alle 19.00

🎟️ Intero 3,00 €, ridotto 1,00 €

ℹ️ Più informazioni: clicca qui

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Concedetevi una visita guidata alla scoperta di Pordenone:

Walking tour con audioguida Pordenone Urbs Picta

Se invece preferite visitare la città per conoscerla meglio, potete seguire il percorso con audioguida attraverso la nostra città elegante che vi incanterà con il suo suggestivo centro storico dove potrete ammirare i palazzi dalle facciate splendidamente affrescate che hanno meritato a Pordenone l’appellativo di Urbs Picta: la città dipinta.

📍Punto di ritiro audioguide: Infopoint PromoTurismoFVG a Palazzo Badini, via Mazzini, 2

📆 7-8-9-10 giugno

⏰ Aperto dal lunedì al sabato 9.00 – 13.00 / 14.00 – 18.00 (ritiro consentito fino alle 16.00)

Domenica 9.00 – 13.00 (ritiro consentito fino alle 11.00).

ℹ️ Più informazioni: clicca qui

♿️ Itinerario accessibile anche a persone con disabilità: clicca qui per l’itinerario

➡️ Per qualsiasi informazione turistica e sugli eventi potete rivolgervi all’Ufficio Turistico di Pordenone, Infopoint


PromoTurismoFVG:

📍Palazzo Badini, via Mazzini, 2

⏰ Aperto dal lunedì al sabato 9.00 – 13.00 / 14.00 – 18.00 e domenica 9.00 – 13.00

☎️ +39 0434.520381 / +39 335.1516948

📩 info.pordenone@promoturismo.fvg.it

ℹ️ Più informazioni: Infopoint Pordenone

Comune di PordenonePordenone With Love

💛 MIV ama Pordenone 🖤

Fonti e collegamenti utili:

https://www.pordenoneturismo.com
http://www.pordenonewithlove.it
https://www.comune.pordenone.it